Honor 7 arriva in Europa e il marchio lancia il suo sito di e-commerce

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  1. Kilhian
     
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    Honor colpisce ancora. Negli ultimi mesi il marchio cinese figlio di Huawei ha lanciato quattro modelli (abbiamo raccontato la sua storia qui). E, dal 27 agosto, ne ha reso disponibile un quinto: Honor 7. È il nuovo top di gamma dell’azienda. La strategia è già collaudata: hardware di fascia alta e un prezzo aggressivo. Insomma, nulla da invidiare agli smartphone più famosi. Ha un display da 5,2 pollici full hd, 3 gigabyte di ram e 16 gigabyte di memoria. Il sistema operativo è Android 5.0 Lollipop con l’interfaccia EmotionUI, una personalizzazione che già nota anche agli utenti Huawei rende il robottino più semplice e lo avvicina allo stile Apple. La cura nei dettagli di Honor 7 è ancora superiore rispetto ai modelli precedenti. Lo testimoniano tre caratteristiche: la scocca in alluminio spazzolato, un sensore per le impronte digitali e la fotocamera con un sensore Sony da 20 megapixel. Dettagli tecnici a parte, per i quali rimandiamo alla nostra gallery, è un obiettivo ad alta qualità che riesce a catturare scatti anche con poca illuminazione. Nel mercato cinese Honor 7 è uno degli smartphone più popolari: a due minuti dalla messa in vendita ne sono stati venduti 200 mila, che hanno raggiunto i 2 milioni nelle prime 12 ore.
    shadow carouselEcco Honor 7 e lo smartwatch dei cinesi

    Ecco Honor 7 e lo smartwatch dei cinesi


    Si acquistano solo online
    Gli Honor si trovano solo online. È la strategia dell’azienda per contenere i costi. I modelli precedenti sono venduti, in Italia, su Amazon ed ePrice. Ora c’è un canale in più. Lo store vmall, il nuovo e-commerce di Huawei e Honor lanciato il 26 agosto. Il nuovo modello è già disponibile su questa piattaforma, al costo di 349 euro. Per il lancio europeo sarà disponibile a un prezzo scontato di 50 euro: 299 euro fino al 31 agosto. Sul nuovo negozio online ci sono coupon sconto che riguardano gli altri prodotti dell’azienda cinese, come i già affermati Honor 4x, 6 e 6+.
    La scalata di Huawei
    I colossi della telefonia soffrono: gli ultimi dati di vendita della regina coreana Samsung non sono esaltanti. E neppure Lenovo se la passa bene: ha da poco annunciato 3200 licenziamenti (a pesare è l’acquisizione di Motorola del 2014). Mentre, nell’ultimo anno, Huawei è riuscita a scalare due posizioni, diventando il terzo produttore mondiale di telefoni. Una conquista in cui il brand Honor ha avuto un ruolo importante: oggi ha un valore di mercato da 2,63 miliardi di dollari. Nei primi sei mesi dell’anno ha già raggiunto il fatturato dell’anno scorso. Ed entro la fine del 2015 si aspetta a doppiare il risultato del 2014, arrivando 40 milioni di unità vendute. È riuscito ad affiancarsi con successo alla casa madre, suscitando l’interesse «dei giovani, che cercano su Internet il miglior rapporto qualità-prezzo», racconta il presidente George Zhao.
    L’avanzata dei cinesi
    Telefoni cinesi, sinonimo prezzo basso e prodotti scadenti. Non è più vero. Honor, OnePlus (che a luglio ha presentato il suo nuovo top di gamma) e Xiaomi (quest’ultima però non distribuisce telefoni in Europa) negli ultimi due anni si sono distinti per smartphone d’alta qualità e poco costosi. Strategia possibile grazie al taglio dei costi di distribuzione: la vendita attraverso i canali tradizionali non è più necessaria. Perché il nuovo pubblico – i cosiddetti nativi digitali – si documenta e acquista online. E Honor, a suo vantaggio, può contare sulla tecnologia e la forza distributiva del gigante Huawei, che riesce a vendere in quasi duecento Paesi. Inoltre processore, chip per la connettività e brevetti sono tutti fatti in casa. E non ci sono costi di licenze a terzi da dover sostenere. Ufficialmente Honor è un brand a sé stante, ma è plausibile che faccia parte della strategia Huawei per conquistare la fascia media degli smartphone, dove la concorrenza è più forte e, ormai, il terreno di scontro è sulla qualità. Mentre i telefoni della casa madre andranno sempre più a collocarsi tra i prodotti per gli utenti premium.
    L?Si acquistano solo online
    Gli Honor si trovano solo online. È la strategia dell’azienda per contenere i costi. I modelli precedenti sono venduti, in Italia, su Amazon ed ePrice. Ora c’è un canale in più. Lo store vmall, il nuovo e-commerce di Huawei e Honor lanciato il 26 agosto. Il nuovo modello è già disponibile su questa piattaforma, al costo di 349 euro. Per il lancio europeo sarà disponibile a un prezzo scontato di 50 euro: 299 euro fino al 31 agosto. Sul nuovo negozio online ci sono coupon sconto che riguardano gli altri prodotti dell’azienda cinese, come i già affermati Honor 4x, 6 e 6+.
    La scalata di Huawei
    I colossi della telefonia soffrono: gli ultimi dati di vendita della regina coreana Samsung non sono esaltanti. E neppure Lenovo se la passa bene: ha da poco annunciato 3200 licenziamenti (a pesare è l’acquisizione di Motorola del 2014). Mentre, nell’ultimo anno, Huawei è riuscita a scalare due posizioni, diventando il terzo produttore mondiale di telefoni. Una conquista in cui il brand Honor ha avuto un ruolo importante: oggi ha un valore di mercato da 2,63 miliardi di dollari. Nei primi sei mesi dell’anno ha già raggiunto il fatturato dell’anno scorso. Ed entro la fine del 2015 si aspetta a doppiare il risultato del 2014, arrivando 40 milioni di unità vendute. È riuscito ad affiancarsi con successo alla casa madre, suscitando l’interesse «dei giovani, che cercano su Internet il miglior rapporto qualità-prezzo», racconta il presidente George Zhao.
    L’avanzata dei cinesi
    Telefoni cinesi, sinonimo prezzo basso e prodotti scadenti. Non è più vero. Honor, OnePlus (che a luglio ha presentato il suo nuovo top di gamma) e Xiaomi (quest’ultima però non distribuisce telefoni in Europa) negli ultimi due anni si sono distinti per smartphone d’alta qualità e poco costosi. Strategia possibile grazie al taglio dei costi di distribuzione: la vendita attraverso i canali tradizionali non è più necessaria. Perché il nuovo pubblico – i cosiddetti nativi digitali – si documenta e acquista online. E Honor, a suo vantaggio, può contare sulla tecnologia e la forza distributiva del gigante Huawei, che riesce a vendere in quasi duecento Paesi. Inoltre processore, chip per la connettività e brevetti sono tutti fatti in casa. E non ci sono costi di licenze a terzi da dover sostenere. Ufficialmente Honor è un brand a sé stante, ma è plausibile che faccia parte della strategia Huawei per conquistare la fascia media degli smartphone, dove la concorrenza è più forte e, ormai, il terreno di scontro è sulla qualità. Mentre i telefoni della casa madre andranno sempre più a collocarsi tra i prodotti per gli utenti premium.
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