Android Pay non potrà funzionare con i dispositivi rooted, parola di Google

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  1. Samcro216
     
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    Android-Pay-logo

    La notizia che Android Pay non supporti i dispositivi su cui si siano ottenuti i permessi di root ha generato il malcontento di parecchi “utenti avanzati” negli Stati Uniti (l’unico paese dove la piattaforma è stata lanciata): un ingegnere della sicurezza di Google ha deciso dunque di spiegare meglio la situazione sul forum di XDA-Developers.

    A detta dell’ingegnere, quando si installa Android Pay, il servizio controlla che il dispositivo passi i test della suite di compatibilità (compatibility test suit, CTS) utilizzando le API SafetyNet. Un dispositivo sul quale si siano ottenuti i permessi di root non risponde al modello per la sicurezza, e di conseguenza Android Pay non funzionerà. Ma perché allora Google Wallet funzionava?

    Google Wallet utilizzava delle carte virtuali, che si ponevano fra la carta di credito ed il rivenditore: poiché non veniva utilizzato il numero della carta di credito “reale”, Google si assumeva tutto il rischio durante la transazione. Android Pay invece crea un token a partire dalla propria carta, e lo comunica al lettore NFC del negoziante: per aumentare la sicurezza, vengono prese tutta una serie di contromisure che sono possibili solo su dispositivi che rispondono al modello per la sicurezza sopracitato.

    Al momento Google non prevede che le cose cambino nel breve termine, ma continuerà a studiare per dare forse, un giorno, la possibilità anche agli utenti che hanno eseguito il root di utilizzare Android Pay con il proprio dispositivo.

    Fonte: Android World
     
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